Il Consiglio Direttivo

Presidente

Walter Pugi (classe 1968)

Mette le mani sul primo home computer a casa di un compagno delle scuole medie, era un VIC-20 della Commodore, dove un pomeriggio viene coinvolto da questo suo amico a digitare insieme centinaia di righe di codice Basic copiandole da una delle prime riviste uscite in edicola, è il 1982.
Dopo ore a digitare quegli strani ed incomprensibili codici finalmente sul VIC-20 appare il gioco tanto atteso del Labirinto 3D, ma dopo pochi minuti a giocare scopre che spegnendo il computer tutto il lavoro andrà perso non avendo a disposizione il registratore a cassete per memorizzare il gioco digitato. Per un po' di tempo dimentica questa esperienza.
Nel 1984 si trova spesso da un amico che possiede un Sinclair ZX Spectrum 48K, lo va a trovare per giocare a Fred della Quicksilva e Flight Simulation della Psion, fino a quando gli viene proposto di portarselo a casa per poche Lire.
Dopo neanche una settimana di puro divertimento a giocare instancabilmente, scopre che è più appagante per lui dominare il computer programmandolo, e si inventa il suo primo videogioco grafico dove un carro armato deve attraversare un ponte per arrivare alla base evitando che un elicottero nemico lo colpisca con delle bombe.
Negli anni successivi lo ZX Spectrum diventa una vera e propria ossessione, impara il linguaggio Assembler e scrive programmi e giochi e impara a disegnare la grafica e l'animazione per questa macchina con discreti risultati.
Nel 1988 acquista anche un Commodore 64, seguito negli anni '90 dall'Amiga 2000, ma quello che gli rimane nel cuore è sempre lo ZX Spectrum.
Nel 2008 navigando su internet si imbatte in un forum che parla di un evento in provincia di Varese dedicato ai nostalgici di questi primi computer degli anni '80, e dicide di parteciparvi come espositore.
Il passo è breve e la passione lo porta nel 2009 a realizzare un evento simile in provicia di Firenze insieme a Maurizio Morandi, era nato il Firenze Vintage Bit.

 

Vicepresidente

Leonardo Vettori (classe 1971)

La sua avventura nel mondo dell’informatica inizia esattamente il 23 Novembre 1983 alle ore 19:30 circa.
La TV era accesa, stava cenando e tutto ad un tratto compare una pubblicità che dice: “E’ un vero Computer, è a colori, costa solo 199.000 Lire + iva, è il VIC-20 e dimmi come fai se non ce l’hai?”, Il tutto accompagnato da una musichetta che diventerà un tormentone negli anni a seguire.
Decise che non poteva più vivere senza, anche se non l’aveva mai avuto.
Cerca di convincere i suoi genitori a comprarglielo e nel frattempo si guarda tutti gli episodi di Automan e “i ragazzi del computer” per imparare “come si manda il computer”.
Tra un episodio e l’altro, sogna di scatenare un guerra termonucleare globale come in War Games.
Il suo primo computer arriva un anno e mezzo dopo come regalo di terza media, e sarà l’incredibile Commodore 64.
Trascorre pomeriggi interi (con le tapparelle abbassate) a battere listati in Basic ed Assembler. Sogna di programmare videogiochi stupefacenti e di diventare ricco e famoso come i programmatori inglesi.
Gli 8 bit sono il suo mondo e quindi decide di andare a studiare all’ITIS di Scandicci, il Meucci, e specializzarsi in informatica.
Passano gli anni e impara il Pascal, Il C++, l’Assembler dello Z80, ecc. ecc.
Il biscottone viene sostituito da un PC compatibile Amstrad con processore 8088, con scheda grafica CGA a 4 colori e piano piano si rende conto che l’informatica non è così divertente come pensava, anzi ad essere sinceri è proprio noiosa.
Dopo l’ennesimo programma in C++ che non gli funziona (e non sa perché) decide che non vuole passare il resto della mia vita di fronte ad uno schermo scrivendo e debuggando codici incomprensibili, quindi si diploma e lascia l'Italia.
Lavora nei ristoranti in Scozia, raccoglie ananas e pomodori in Australia.
Dopo l’ennesima raccolta di canne da zucchero nei territori del Quennsland decide che non vuole nemmeno passare il resto della sua vita a fare il contadino e quindi torna a casa.
Si reinventa e in pochi anni diventa un progettista meccanico, e chi l’avrebbe mai detto?
Una domenica di Novembre passa di fronte lo “Antico Spedale di Sant'Antonio” a Lastra a Signa e vede decine di computer a 8 bit. E’ il Firenze Vintage Bit 2014 organizzato da Walter Pugi.
Gli tornano in mente le bellissime ore passate di fronte al Commodore 64 e sente che è arrivato il momento di fare pace con l’informatica. Torna a casa e riaccende il biscottone ed è amore ritrovato.
Si rimette a battere listati in Basic e riscopre le sue radici a 8 bit.
Disegna qualcosa con il S.E.U.C.K e si mette ad imparare l’AGD per lo ZX Spectrum. Ogni tanto gioca a URIDIUM, tanto per rilassarsi.
Un paio di volte alla settimana si sente “con quelli” dell’associazione F.V.B. e parlano della loro passione. Sono solo pochi minuti di sana nostalgia, ma gli bastano per stare in pace con il mondo per qualche altro giorno.
Computer preferiti: Commodore 64 e VIC-20
Programmi preferiti: S.E.U.C.K per il Commodore 64 e AGD per lo ZX Spectrum
Giochi preferiti: URIDIUM e SENTINEL

 

Segretario

Federico Gori (classe 1986)

Da sempre appassionato di videogiochi, inizia la propria carriera videoludica sin da piccolo, giocando assieme al padre al Commodore 64 ed all’8088 dallo schermo color ambra. Da allora passano diversi anni; poi in casa arriva un Pentium 120, che porta con se nuove possibilità per scoprire grandi classici, tra cui Alone in The Dark, Ecstatica, Wing Commander, System Shock e le immortali avventure della Lucas Arts. Il computer rimane per anni il solo campo di interesse, ma poi, grazie ad alcuni amici, “Arzak” si affaccia anche sul mondo console scoprendo una realtà ugualmente affascinante. Da allora la passione prosegue costante, permettendogli di riscoprire grandi sistemi, spesso dimenticati o ignorati dal grande pubblico. Benché si trovi a suo agio soprattutto con le console di casa Sega, “Arzak1” apprezza molto i sistemi generalmente poco noti o di scarso successo, in cui ricerca quelle gemme nascoste che il progresso videoludico ha lasciato indietro.

 

Tesoriere

Ermanno Betori (classe 1966)

Ha iniziato la conoscenza dell’informatica nel 1982, comprando all’epoca il computer TI-99/4A della Texas Instruments.
Tale acquisto decise il suo futuro informatico, in quanto la mancanza di software lo costrinse ad imparare i rudimenti della programmazione, questo fino al 1987. Dopo quell'anno cambiò computer passando dal TI-99/4A all’Amiga 500, poi al modello 2000 che userà fino all’anno 1999 senza mai entrare nella programmazione, ma focalizzandosi nelle riparazioni o upgrade hardware. Nel 2000 comprò un compatibile IBM dove cominciò lo studio come sistemista hardware sotto ambiente windows 2000 server, e Linux distribuzioni red hat, mandrake, suse. Nel 2008 si avvicinò al mondo del retrocomputer come oggi viene comunemente definito, ricominciando ad usare e costruire o ampliare l’ hardware per vari computer 8 bit.
Dovendo fare una scelta si è specializzato in una serie di macchine che all’epoca non ebbe ma in linea teorica avrebbero dovuto essere la logica evoluzione del primo computer che comprò.
Pertanto attualmente ha un ottimo skill sul computer TI-99/4A, buono sulla serie di computer 8 bit Spectravideo SVI328, SVI 728 e SVI738, discreto sul Sega SC-3000, Tatung Einstein, Memotech MTX. Tutte macchine che principalmente sono state costruite con quasi gli stessi componenti Hardware.
Come computer 16/32/64 bit Possiede un ottimo skill hardware su computer Amiga e ibm compatibili a partire da sistemi 8088 fino agli attuali computer.

 

Consigliere Onorario

Maurizio Morandi (classe 1973)

Dopo una console tipo Pong ed un Atari 2600 jr, dopo interi pomeriggi passati sui coin-op della Casa del Popolo, arriva il Natale del 1985. Volevo un Commodore 64 ma il negozio vicino casa vendeva MSX e quindi... Me ne tornai a casa con un fantastico Philips VG-8020. Da li la mia passione per l'MSX non è mai cessata tanto da acquistare un MSX2 (un Philips NMS-8280) e fare cose piuttosto "esotiche" per essere i primi anni '90 come fare espandere il suddetto MSX2 a 2+ o partecipare a mostre dedicate al solo MSX in Italia o in Olanda. Ho avuto la fortuna di conoscere tante persone che all'epoca costituivano la scena MSX in Italia e anche grazie a loro credo di essere diventato un discreto conoscitore di questo sistema, non tanto dal punto di vista tecnico quando da quello del suo utilizzo. La passione per il retrocomputing ed il retrogaming è nata dopo, esattamente a Natale del 1997, ma questa è un'altra storia...

I Soci Fondatori

Walter Pugi (classe 1968)

Mette le mani sul primo home computer a casa di un compagno delle scuole medie, era un VIC-20 della Commodore, dove un pomeriggio viene coinvolto da questo suo amico a digitare insieme centinaia di righe di codice Basic copiandole da una delle prime riviste uscite in edicola, è il 1982.
Dopo ore a digitare quegli strani ed incomprensibili codici finalmente sul VIC-20 appare il gioco tanto atteso del Labirinto 3D, ma dopo pochi minuti a giocare scopre che spegnendo il computer tutto il lavoro andrà perso non avendo a disposizione il registratore a cassete per memorizzare il gioco digitato. Per un po' di tempo dimentica questa esperienza.
Nel 1984 si trova spesso da un amico che possiede un Sinclair ZX Spectrum 48K, lo va a trovare per giocare a Fred della Quicksilva e Flight Simulation della Psion, fino a quando gli viene proposto di portarselo a casa per poche Lire.
Dopo neanche una settimana di puro divertimento a giocare instancabilmente, scopre che è più appagante per lui dominare il computer programmandolo, e si inventa il suo primo videogioco grafico dove un carro armato deve attraversare un ponte per arrivare alla base evitando che un elicottero nemico lo colpisca con delle bombe.
Negli anni successivi lo ZX Spectrum diventa una vera e propria ossessione, impara il linguaggio Assembler e scrive programmi e giochi e impara a disegnare la grafica e l'animazione per questa macchina con discreti risultati.
Nel 1988 acquista anche un Commodore 64, seguito negli anni '90 dall'Amiga 2000, ma quello che gli rimane nel cuore è sempre lo ZX Spectrum.
Nel 2008 navigando su internet si imbatte in un forum che parla di un evento in provincia di Varese dedicato ai nostalgici di questi primi computer degli anni '80, e dicide di parteciparvi come espositore.
Il passo è breve e la passione lo porta nel 2009 a realizzare un evento simile in provicia di Firenze insieme a Maurizio Morandi, era nato il Firenze Vintage Bit.

 

Leonardo Vettori (classe 1971)

La sua avventura nel mondo dell’informatica inizia esattamente il 23 Novembre 1983 alle ore 19:30 circa.
La TV era accesa, stava cenando e tutto ad un tratto compare una pubblicità che dice: “E’ un vero Computer, è a colori, costa solo 199.000 Lire + iva, è il VIC-20 e dimmi come fai se non ce l’hai?”, Il tutto accompagnato da una musichetta che diventerà un tormentone negli anni a seguire.
Decise che non poteva più vivere senza, anche se non l’aveva mai avuto.
Cerca di convincere i suoi genitori a comprarglielo e nel frattempo si guarda tutti gli episodi di Automan e “i ragazzi del computer” per imparare “come si manda il computer”.
Tra un episodio e l’altro, sogna di scatenare un guerra termonucleare globale come in War Games.
Il suo primo computer arriva un anno e mezzo dopo come regalo di terza media, e sarà l’incredibile Commodore 64.
Trascorre pomeriggi interi (con le tapparelle abbassate) a battere listati in Basic ed Assembler. Sogna di programmare videogiochi stupefacenti e di diventare ricco e famoso come i programmatori inglesi.
Gli 8 bit sono il suo mondo e quindi decide di andare a studiare all’ITIS di Scandicci, il Meucci, e specializzarsi in informatica.
Passano gli anni e impara il Pascal, Il C++, l’Assembler dello Z80, ecc. ecc.
Il biscottone viene sostituito da un PC compatibile Amstrad con processore 8088, con scheda grafica CGA a 4 colori e piano piano si rende conto che l’informatica non è così divertente come pensava, anzi ad essere sinceri è proprio noiosa.
Dopo l’ennesimo programma in C++ che non gli funziona (e non sa perché) decide che non vuole passare il resto della mia vita di fronte ad uno schermo scrivendo e debuggando codici incomprensibili, quindi si diploma e lascia l'Italia.
Lavora nei ristoranti in Scozia, raccoglie ananas e pomodori in Australia.
Dopo l’ennesima raccolta di canne da zucchero nei territori del Quennsland decide che non vuole nemmeno passare il resto della sua vita a fare il contadino e quindi torna a casa.
Si reinventa e in pochi anni diventa un progettista meccanico, e chi l’avrebbe mai detto?
Una domenica di Novembre passa di fronte lo “Antico Spedale di Sant'Antonio” a Lastra a Signa e vede decine di computer a 8 bit. E’ il Firenze Vintage Bit 2014 organizzato da Walter Pugi.
Gli tornano in mente le bellissime ore passate di fronte al Commodore 64 e sente che è arrivato il momento di fare pace con l’informatica. Torna a casa e riaccende il biscottone ed è amore ritrovato.
Si rimette a battere listati in Basic e riscopre le sue radici a 8 bit.
Disegna qualcosa con il S.E.U.C.K e si mette ad imparare l’AGD per lo ZX Spectrum. Ogni tanto gioca a URIDIUM, tanto per rilassarsi.
Un paio di volte alla settimana si sente “con quelli” dell’associazione F.V.B. e parlano della loro passione. Sono solo pochi minuti di sana nostalgia, ma gli bastano per stare in pace con il mondo per qualche altro giorno.
Computer preferiti: Commodore 64 e VIC-20
Programmi preferiti: S.E.U.C.K per il Commodore 64 e AGD per lo ZX Spectrum
Giochi preferiti: URIDIUM e SENTINEL

 

Federico Gori (classe 1986)

Da sempre appassionato di videogiochi, inizia la propria carriera videoludica sin da piccolo, giocando assieme al padre al Commodore 64 ed all’8088 dallo schermo color ambra. Da allora passano diversi anni; poi in casa arriva un Pentium 120, che porta con se nuove possibilità per scoprire grandi classici, tra cui Alone in The Dark, Ecstatica, Wing Commander, System Shock e le immortali avventure della Lucas Arts. Il computer rimane per anni il solo campo di interesse, ma poi, grazie ad alcuni amici, “Arzak” si affaccia anche sul mondo console scoprendo una realtà ugualmente affascinante. Da allora la passione prosegue costante, permettendogli di riscoprire grandi sistemi, spesso dimenticati o ignorati dal grande pubblico. Benché si trovi a suo agio soprattutto con le console di casa Sega, “Arzak1” apprezza molto i sistemi generalmente poco noti o di scarso successo, in cui ricerca quelle gemme nascoste che il progresso videoludico ha lasciato indietro.

 

Ermanno Betori (classe 1966)

Ha iniziato la conoscenza dell’informatica nel 1982, comprando all’epoca il computer TI-99/4A della Texas Instruments.
Tale acquisto decise il suo futuro informatico, in quanto la mancanza di software lo costrinse ad imparare i rudimenti della programmazione, questo fino al 1987. Dopo quell'anno cambiò computer passando dal TI-99/4A all’Amiga 500, poi al modello 2000 che userà fino all’anno 1999 senza mai entrare nella programmazione, ma focalizzandosi nelle riparazioni o upgrade hardware. Nel 2000 comprò un compatibile IBM dove cominciò lo studio come sistemista hardware sotto ambiente windows 2000 server, e Linux distribuzioni red hat, mandrake, suse. Nel 2008 si avvicinò al mondo del retrocomputer come oggi viene comunemente definito, ricominciando ad usare e costruire o ampliare l’ hardware per vari computer 8 bit.
Dovendo fare una scelta si è specializzato in una serie di macchine che all’epoca non ebbe ma in linea teorica avrebbero dovuto essere la logica evoluzione del primo computer che comprò.
Pertanto attualmente ha un ottimo skill sul computer TI-99/4A, buono sulla serie di computer 8 bit Spectravideo SVI328, SVI 728 e SVI738, discreto sul Sega SC-3000, Tatung Einstein, Memotech MTX. Tutte macchine che principalmente sono state costruite con quasi gli stessi componenti Hardware.
Come computer 16/32/64 bit Possiede un ottimo skill hardware su computer Amiga e ibm compatibili a partire da sistemi 8088 fino agli attuali computer.

 

Maurizio Morandi (classe 1973)

Dopo una console tipo Pong ed un Atari 2600 jr, dopo interi pomeriggi passati sui coin-op della Casa del Popolo, arriva il Natale del 1985. Volevo un Commodore 64 ma il negozio vicino casa vendeva MSX e quindi... Me ne tornai a casa con un fantastico Philips VG-8020. Da li la mia passione per l'MSX non è mai cessata tanto da acquistare un MSX2 (un Philips NMS-8280) e fare cose piuttosto "esotiche" per essere i primi anni '90 come fare espandere il suddetto MSX2 a 2+ o partecipare a mostre dedicate al solo MSX in Italia o in Olanda. Ho avuto la fortuna di conoscere tante persone che all'epoca costituivano la scena MSX in Italia e anche grazie a loro credo di essere diventato un discreto conoscitore di questo sistema, non tanto dal punto di vista tecnico quando da quello del suo utilizzo. La passione per il retrocomputing ed il retrogaming è nata dopo, esattamente a Natale del 1997, ma questa è un'altra storia...

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